PERCHE' NEL VANGELO E' SCRITTO CHE GESU' DISSE:"COMPRENDA CHI LEGGA"?

Vangelo

In Mt 24,15 è messa in bocca a Gesù la frase: «Comprenda chi legge». Ma Gesù non può aver detto ai suoi discepoli questa frase.

Gesù potrebbe aver detto “Chi ascolta, comprenda”, oppure "Chi ha orecchi, intenda" (come in Matteo 11,15) dopo di che l’agiografo, o successivamente uno scriba, potrebbe aver modificato tale frase in “Comprenda chi legga”. Oppure potrebbe trattarsi, più semplicemente, di una nota dell’autore evangelico messa lì apposta affinché il lettore capisse il nesso esistente tra le parole profetiche di Gesù con quelle riportate dal profeta Daniele.

Leggiamo, per intero, il brano riportato da Matteo:

Quando dunque vedrete presente nel luogo santo l'abominio della devastazione, di cui parlò il profeta Daniele - chi legge, comprenda -, 16 allora quelli che sono in Giudea fuggano sui monti, 17 chi si trova sulla terrazza non scenda a prendere le cose di casa sua, 18 e chi si trova nel campo non torni indietro a prendere il suo mantello. 19 In quei giorni guai alle donne incinte e a quelle che allattano! 20 Pregate che la vostra fuga non accada d'inverno o di sabato. 21 Poiché vi sarà allora una tribolazione grande, quale non vi è mai stata dall'inizio del mondo fino ad ora, né mai più vi sarà. 22 E se quei giorni non fossero abbreviati, nessuno si salverebbe; ma, grazie agli eletti, quei giorni saranno abbreviati. 23 Allora, se qualcuno vi dirà: «Ecco, il Cristo è qui», oppure: «È là», non credeteci; 24 perché sorgeranno falsi cristi e falsi profeti e faranno grandi segni e miracoli, così da ingannare, se possibile, anche gli eletti. 25 Ecco, io ve l'ho predetto.26 Se dunque vi diranno: «Ecco, è nel deserto», non andateci; «Ecco, è in casa», non credeteci. 27 Infatti, come la folgore viene da oriente e brilla fino a occidente, così sarà la venuta del Figlio dell'uomo. 28 Dovunque sia il cadavere, lì si raduneranno gli avvoltoi. 29 Subito dopo la tribolazione di quei giorni, il sole si oscurerà, la luna non darà più la sua luce, le stelle cadranno dal cielo e le potenze dei cieli saranno sconvolte.30 Allora comparirà in cielo il segno del Figlio dell'uomo e allora si batteranno il petto tutte le tribù della terra, e vedranno il Figlio dell'uomo venire sulle nubi del cielo con grande potenza e gloria. 31 Egli manderà i suoi angeli, con una grande tromba, ed essi raduneranno i suoi eletti dai quattro venti, da un estremo all'altro dei cieli. 32 Dalla pianta di fico imparate la parabola: quando ormai il suo ramo diventa tenero e spuntano le foglie, sapete che l'estate è vicina. 33 Così anche voi: quando vedrete tutte queste cose, sappiate che egli è vicino, è alle porte. 34 In verità io vi dico: non passerà questa generazione prima che tutto questo avvenga. 35 Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno. 36 Quanto a quel giorno e a quell'ora, nessuno lo sa, né gli angeli del cielo né il Figlio, ma solo il Padre. 37 Come furono i giorni di Noè, così sarà la venuta del Figlio dell'uomo. 38 Infatti, come nei giorni che precedettero il diluvio mangiavano e bevevano, prendevano moglie e prendevano marito, fino al giorno in cui Noè entrò nell'arca, 39 e non si accorsero di nulla finché venne il diluvio e travolse tutti: così sarà anche la venuta del Figlio dell'uomo. 40 Allora due uomini saranno nel campo: uno verrà portato via e l'altro lasciato. 41 Due donne macineranno alla mola: una verrà portata via e l'altra lasciata. 42 Vegliate dunque, perché non sapete in quale giorno il Signore vostro verrà. 43 Questo considerate: se il padrone di casa sapesse in quale ora della notte viene il ladro, veglierebbe e non si lascerebbe scassinare la casa. 44 Perciò anche voi state pronti, perché nell'ora che non immaginate, il Figlio dell'uomo verrà. 45 Qual è dunque il servo fidato e prudente che il padrone ha preposto ai suoi domestici con l'incarico di dar loro il cibo al tempo dovuto? 46 Beato quel servo che il padrone al suo ritorno troverà ad agire così! 47 In verità vi dico: gli affiderà l'amministrazione di tutti i suoi beni. 48 Ma se questo servo malvagio dicesse in cuor suo: Il mio padrone tarda a venire, 49 e cominciasse a percuotere i suoi compagni e a bere e a mangiare con gli ubriaconi, 50 arriverà il padrone quando il servo non se l'aspetta e nell'ora che non sa, 51 lo punirà con rigore e gli infliggerà la sorte che gli ipocriti si meritano: e là sarà pianto e stridore di denti.

Il brano su riportato appartiene al cosiddetto “discorso escatologico” che Gesù fece poco tempo prima della crocifissione. In esso si intrecciano due distinte profezie: quella della caduta di Gerusalemme (con annessa distruzione del Tempio) e quanto accadrà alla fine dei tempi. Il “discorso escatologico” è, probabilmente, tra le pagine più difficili di tutto il Vangelo. Personalmente credo vada letto nell’ottica di quest’esortazione: “Vegliate dunque, perché non sapete in quale giorno il Signore vostro verrà”. Gesù, pertanto, ci invita a vigilare poiché la nostra ora potrebbe venire quando meno ci si aspetta. A me basta questo, per il resto Gesù stesso ha detto che non spetta a noi sapere il giorno e l’ora del Suo ritorno.

Ad ogni modo, la frase “Comprenda chi legga” o “Chi ha orecchi, intenda” (riferita all’abominio della devastazione, di cui parlò il profeta Daniele), a mio avviso, è addirittura ironica. Un po’ come quella contenuta nell’Apocalisse circa il numero della bestia: “Qui sta la sapienza. Chi ha intelligenza calcoli il numero della bestia..

L’ironia sta nel fatto che chi ha intelligenza e sapienza dovrebbe saper decifrare quel numero, tuttavia, nonostante siano state formulate le ipotesi più disparate, nessuno sa davvero a chi o a cosa alluda davvero il numero in questione. Stesso discorso per quanto concerne la profezia delle “settanta settimane” (contenuta nel Libro del Profeta Daniele) e accennata nel brano evangelico su riportato.

Tali frasi, “Comprenda chi legga” o “Chi ha orecchi, intenda”, ci esortano, pertanto, a meditare la Parola di Dio e a farlo con umiltà affinché, Dio volendo, sia lo Spirito Santo a istruirci anziché perderci in delle inutili farneticazioni. Non a caso, la Madonna, piena di Spirito Santo, nel Magnificat, disse che Dio ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore.