PERCHE' IL VANGELO ACCOSTA SAN GIOVANNI IL BATTISTA A ELIA?

Elia_Profeta

Giovanni Battista è Elia:

Matteo 11, 13-14 La Legge e tutti i Profeti infatti hanno profetato fino a Giovanni. E se lo volete accettare, egli è quell'Elia che deve venire.

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Giovanni Battista non è Elia:

Giovanni 1,21 Allora gli chiesero: "Che cosa dunque? Sei Elia?". Rispose: "Non lo sono". "Sei tu il profeta?". Rispose: "No".

Nell'Antico Testamento è scritto che Enoch ed Elia non morirono ma furono presi in Cielo in carne e spirito. La tradizione della Chiesa riconosce in loro, come è scritto nel Libro dell'Apocalisse, i "due testimoni" che verranno nel mondo poco prima della Seconda Venuta di Cristo.

Farò in modo che i miei due testimoni, vestiti di sacco, compiano la loro missione di profeti per milleduecentosessanta giorni». Questi sono i due olivi e i due candelabri che stanno davanti al Signore della terra” (Ap 11,3-4)

Di Elia parlò anche Malachia, l'ultimo dei profeti dell'Antico Testamento, dicendo: “Ecco, io invierò il profeta Elia prima che giunga il giorno grande e terribile del Signore” (Mal 3,23)

Cerchiamo, adesso, di capire perché Gesù disse che Giovanni Battista fosse quell'Elia che doveva venire, mentre Giovanni, a chi gli chiese "Sei Elia?", disse di non esserlo. San Giovanni, in effetti, non era il profeta Elia tornato sulla Terra. Aldilà del fatto che il Cristianesimo (come anche l'Ebraismo) non crede alla reincarnazione, Elia, se tornasse nel mondo, non essendo mai morto, tornerebbe col proprio corpo e con le proprie sembianze (e non re-incarnandosi in un altro corpo); il Battista, invece, era altra persona: era figlio del sacerdote Zaccaria e di una cugina della Madonna (Santa Elisabetta). Dunque non poteva essere Elia. Per capire, invece, come mai Gesù lo identificò in quel profeta che doveva venire, è bene leggere questa frase tratta dal Vangelo di Luca:

"Gli camminerà innanzi con lo spirito e la forza di Elia, per ricondurre i cuori dei padri verso i figli e i ribelli alla saggezza dei giusti e preparare al Signore un popolo ben disposto".(Luca 1,13-17). Tali parole, come si evince dal primo capitolo del Vangelo secondo Luca, le disse l'arcangelo Gabriele a Zaccaria, padre di Giovanni, quando gli preannunciò che avrebbe avuto un figlio. Nel giorno della circoncisione del bambino, l'anziano sacerdote Zaccaria, mosso dallo Spirito Santo, indicò, così, quale sarebbe stato il compito del figlio: preparare la strada al Signore predicando con la forza e lo spirito che furono propri del profeta Elia. Alla luce di ciò, qualcuno ha giustamente scritto:

Giovanni il Battista incarna dunque non Elia in persona, ma lo spirito e la forza che l'avevano contraddistinto quand'era in vita. Infatti entrambi porteranno avanti una predicazione dai toni forti, accesi, tale da porsi contro la corruzione del potere politico e del mondo. Elia accoglierà nello spirito l'epifania, la rivelazione diretta del Signore sul monte Horeb (1 Re 19,9-15), Giovanni farà altrettanto annunciando la venuta della Rivelazione piena di Dio nella persona di Gesù.

Un'ultima, interessante, considerazione va fatta in merito a quel brano dell'Apocalisse citato in cima all'articolo. Chi saranno i "due testimoni" che verranno nel mondo poco prima della fine dei tempi? Come già accennavo, la tradizione della Chiesa ha identificato spesso in loro Enoch ed Elia. San Giovanni Crisostomo, nel suo Commento a Matteo, scrisse che “Elia sarà il precursore della seconda venuta, così come lo è stato Giovanni della prima”. Pertanto, secondo tale interpretazione, Elia in persona, verso la fine dei tempi, assieme ad Enoch (l'altro esponente dell'Antico Testamento a non esser mai morto) tornerà sulla Terra per preparare il mondo alla Seconda Venuta di Cristo. Un accenno di ciò sembrerebbe trovarsi anche nel Vangelo secondo Matteo quando Gesù, parlando di Elia, disse: «Sì, verrà Elia e ristabilirà ogni cosa” (Mt 17,10-11)