I miei dubia sugli Anonimi della Croce:

Storia di una disavventura:

Riporto, a seguire, ciò che ho scritto, via mail, al Dottor Marco Tosatti questa mattina (29/01/2018)

Gentile Sig. Tosatti,
Le scrivo per raccontarle un fatto che reputo abbastanza grave e al quale, spero, lei voglia dar seguito.

Innanzitutto mi presento:
Mi chiamo Edoardo De Franco e sono web master di questo sito web: www.infocristiana.it

Per darle dimostrazione che sono, davvero, responsabile di quel sito, La invito a leggere ciò che ho scritto a questo link (praticamente ciò che le sto scrivendo qui):

http://www.infocristiana.it/i-miei-dubia-sugli-anonimi-della-croce.html

In passato ho commentato anche (seppur poche volte) alcuni suoi articoli su Stilum Curiae. Ci ho pensato un po’ prima di decidermi a scriverla, ma reputo doveroso denunciare l’accaduto.

Sabato scorso, sul sito degl’Anonimi della Croce (sono certo abbia sentito parlare di loro), ho commentato ciò che tale Fra Cristoforo ha scritto in questo suo articolo:

https://anonimidellacroceblog.wordpress.com/2018/01/27/il-caso-delle-traduzioni-errate-e-teologicamente-tendenziose-eccone-unaltra-nel-vangelo-di-domenica-2-01-2018-in-mc-121-28-di-fra-cristoforo/#comments

Deve sapere che io, generalmente, prima di postare qualche mio scritto, tengo una copia su un qualche programma di scrittura (tipo Word); lo faccio per almeno due buoni motivi: in primis per evitare errori di battitura che, nella fretta, ci sta possano essere commessi, e in secundis perché nella fase di pubblicazione, per una ragione o per l’altra, il commento potrebbe finanche andar perso. Visto che a me piace argomentare bene ciò che scrivo, avendo una copia salvata, evito, in caso di perdita del post, di dover riscrivere tutto daccapo.

Ebbene, sabato scorso ho replicato al tal Fra Cristoforo circa quanto da lui scritto in merito alla traduzione del Vangelo della Domenica. Gli Anonimi della Croce, già da diverso tempo, solitamente il sabato, pubblicano articoli dello stesso genere giudicando scandaloso anche solo tradurre una preposizione in un modo piuttosto che in un altro. Sia bene chiaro, io non avvaloro ogni sorta di traduzione (comprese le più bizzarre) ma trovo assurdo far polemica finanche su un articolo o una preposizione tradotti in un modo piuttosto che in un altro; tipo la settimana precedente quando gli Anonimi riuscirono a far polemica per una preposizione articolata tradotta “nel” anziché “al”. Dando un’occhiata al mio sito, vedrà che do ampio spazio alla questione linguistica e al modo in cui la Bibbia venga tradotta. Dunque, in merito a certe cose, credo di poter esprimere un’opinione.

Il mio commento fu questo:

Gentile Fra Cristoforo,
A parte il fatto che già la versione del ‘78 (come fatto notare da qualcuno) traduceva “impuro” anziché “immondo”, dovrebbe leggere meglio ciò che lei stesso ha riportato (vocabolario Treccani):

al punto 2, alla voce “impuro”, è scritto:
Nel concetto di varie religioni, anche primitive, EQUIVALE IN GENERE A IMMONDO”.

Secondo lei, quando qualcuno dice che “Tizio ha un’anima pura” (dove pura è il contrario di impura) che vuol dire? Che in essa si trovino mescolati elementi eterogenei oppure che è un’anima pulita?

Le auguro una Buona e Santa Domenica

Sia Lodato Gesù Cristo!

A distanza di qualche ora, sul blog degl’Anonimi, una tale Flora (fake user?) scriveva:

Scusa, frà Cristoforo, ma non credi anche tu che questo Edoardo che scrive così falsamente sgrammaticato, che ricopia dalla Treccani, scrivendo però Trecciaani, sia un troll che dall’alto della sua trollaggine vuole sbeffeggiarti?

Le faceva immediatamente eco Fra Cristoforo dicendo:

Anche secondo me sta prendendo in giro. Se continua così sarò costretto a bannarlo!
Fra Cristoforo

Per la cronaca, il mio post, rispetto a come lo avevo scritto e pubblicato, riportava una piccola differenza: anziché Treccani era scritto Trecciaani. Per il resto era rimasto uguale. Avendo io la certezza (per le ragioni sopra esposte) di aver scritto Treccani, considerando anche la minaccia di essere bannato, inviai una mail al blog per chiedere spiegazioni scrivendo questo:

Gentile Fra Cristoforo,
Mi chiamo Edoardo De Franco e sono quel tipo che sul blog lei dice sarei un troll.
Non c'è bisogno che mi banni poiché le garantisco che sul suo sito non verrò mai più.

Visto che ciò che pubblico sul web, solitamente, lo scrivo su un programma di scrittura,
anche per evitare errori, ho ancora sul pc il mio ultimo post e non ho scritto "Trecciaani" ma "Treccani".

Se qualcuno, durante la fase "il suo post è sotto moderazione", l'ha modificato trovo che tale
cosa sia davvero abbietta. Altrimenti mi spieghi perché sul mio pc c'è scritto "Treccani"
e, dopo aver fatto copia e incolla, dopo aver superato la fase "il suo post è sotto moderazione", quella
parola, da "Treccani", sia stata pubblicata "Trecciani". Fra l'altro, mi sarei aspettato dicesse qualcosa
nel merito di quel che avevo scritto poiché in quel vocabolario (comunque lo si voglia chiamare), al punto 2 si dice,
chiaramente, che "immondo" e "impuro", in ambito religioso, siano sinonimi. Lei, però, non fa mea culpa, ha sempre
ragione lei e adesso io sarei uno che scrive male e che vorrebbe pure deriderla; mi pare, francamente, che ad uscirne deriso sia il sottoscritto.

Mi ha davvero deluso tantissimo e dubito, a questo punto, che lei sia un prete.
Se lo è davvero, che Dio l'aiuti e la perdoni perché mi pare ne abbia un gran bisogno.

De Franco Edoardo

Era ormai sabato sera ed ho spento il PC. Nel frattempo, però, è arrivata la risposta, via mail, degl’Anonimi:

Caro Troller, le traduzioni della CEI sono..la prima del 1974....e l'ultima del 2008. Nel 78 non vi è stata alcuna modifica CEI. Le evito figuracce. Ma evidentemente Lei non ha l'umiltà per riconoscerlo Per quanto riguarda il post...noi pubblicchiamo tutto..anche senza leggere. Scriva meglio e con più calma. Magari fa una figura migliore. lei comunque è un troll. E ci sta prndendo in giro. Perchè è il suo pc che scrive in automatico. Per questo ci sono errori. Non pubblicheremo più spam. Se lei è davvero un lettore fisico, e non un troll, ci scriva con più serietà, per cortesia. Non ci prenda in giro, fingendo errori grammaticali inesistenti. Glielo chiedo per favore.

Fra Cristoforo

Ecco che nel frattempo, sul sito degl’Anonimi, quel mio post diventata magicamente così:

Gentile Fra Cristoforo,
A pate peche gie li visione del 78 (come fato nottare da cualcuno) traduceva “puro” anziché “mondo”, dovrebe legere megio cie che li steso a meso (vocabolario Trecciaani):

al punto 9, alla voce “grazzie”, è scrito:
“Nel concetto di varie religioni, anche primitive, EcUIVALE IN GENERE HA IMPURO”.

grazie di tuto.

Le auguro una uona è Santa Domenica

Sia Lodato Gesù Cristo!

Non solo, anche il commento della suddetta Flora cambiava:

..un troll che dall’alto della sua trollaggine sbeffeggia tutti e in particolare te? E credo che non sei solo tu oggetto di tale sbeffeggiamento perché penso che lo faccia anche altrove!

A me risulta che su quel blog gli utenti non possano modificare, di una sola virgola, quel che hanno già pubblicato; solo i moderatori del sito (meglio ancora il web master) possono farlo e ciò mi fa pensare fortemente che “Flora” sia, in realtà, un fake user usato dagli stessi Anonimi.

Nel mio post originale avevo messo in evidenza una contraddizione che nessuno, mi corregga se sbaglio, può negare. Fra Cristoforo ha cercato di far credere che le parole “Impuro” e “Immondo” abbiano un significato piuttosto diverso e, per avvalorare ciò, ha ben pensato di citare la Treccani; tuttavia, proprio la Treccani, fino a prova contraria, al punto 2 della voce “impuro”, scrive che, soprattutto in ambito religioso, “impuro” sia sinonimo di “immondo”. Fra Cristoforo, anziché ammettere l’errore (cosa che, però, lui non fa), ha cercato di distogliere l’attenzione modificando, prima, il mio “Treccani” in “Trecciaani”, facendo poi dire a un fake user che io sia un troll che cita il vocabolario senza neppure saperne scrivere il nome. Fra Cristoforo, così facendo, mi mandava un messaggio ben preciso: “o cambi registro o ti banno!”. Dopo aver letto la mia mail di protesta, il Fra ha pensato, evidentemente, che quel “Trecciaani” non fosse sufficiente a giudicarmi un troll ed ha così modificato radicalmente il mio post alla maniera in cui adesso si trova pubblicato. Altrimenti mi spieghi lei come mai io, sul PC, mi trovo scritta una cosa che sul blog è riportata, invece, in maniera radicalmente diversa (una frase, fra l’altro, è stata del tutto eliminata e al suo posto hanno riportato un “grazie di tuto” che io non avevo scritto affatto, neppure in modo corretto). Così facendo, il Fra ha preso due piccioni, anzi tre, con una fava: ha gettato discredito su di me facendomi apparire come un troll (le pare che un troll scriva ciò che sto scrivendo io adesso?), mi ha fatto fuori dal blog e, soprattutto, non ha fatto i conti col suo articolo contraddittorio. Poi sarei io quello che manca di umiltà.

Fra l’altro, faccio notare che proprio la mail che mi ha mandato Fra Cristoforo contiene alcuni errori di battitura (quando si dice che il bue chiama cornuto l’asino). Ha scritto “pubblicchiamo” anziché “pubblichiamo”, “prndendo” anziché “prendendo” e “Perchè” con l’accento sbagliato. Le allego screenshot.

SCREENSHOT

Mi dispiace solo di non aver fatto, anche, lo screenshot di quel mio post subito dopo averlo pubblicato ma mai e poi mai avrei pensato che mi facessero una cosa del genere.

A questo punto mi viene da pensare che razza di gente sia quella e dubito fortemente siano dei veri sacerdoti.

Sa cos’è tragicomico? Accusano Papa Francesco di attorniarsi di “lecca calzini”, di non rispondere a dubbi e perplessità circa quello che il Papa dice e scrive; inoltre accusano le persone più vicine al Pontefice di mettere in moto la macchina del fango per zittire e screditare, appunto, i critici di Francesco. Non sto qui a discutere se ciò avvenga davvero o meno; il punto è un altro: hanno fatto con me proprio quello. Al mio paese si dice che “il gatto della dispensa quello che fa pensa”.

Accettando solo coloro che li incensano (io ero una delle poche voci critiche, se non l’unica, in quel blog), non hanno mai davvero replicato nel merito dei miei post (neppure in precedenza) e alla fine, dopo aver gettato discredito su di me (alla maniera sopra esposta), hanno trovato il modo di farmi fuori.

Dio mi è testimone che sto dicendo il vero, sarei disposto anche a giurarlo e, se la parola VERITA’ ha ancora un senso, spero voglia dar seguito a quanto le ho scritto.

Infine vorrei dire una cosa circa ciò che Fra Cristoforo mi ha scritto circa “la traduzione del 78”. Io non avevo parlato di traduzione ma di versione (intesa come edizione). Ebbene, già l’edizione del ’78, come probabilmente anche altre versioni precedenti il ’74, in merito a quel brano, usava la parola “impuro” anziché “immondo”. Fra Cristoforo può rigirare la frittata a suo piacimento, dicendo che sarei io a fare figuracce ma, come si diceva una volta, “CARTA CANTA”; senza considerare che non ha realmente risposto all’obiezione di fondo che avevo sollevato: anche per la Treccani da lui citata, infatti, “impuro” e “immondo”, in ambito religioso, sono sinonimi. Se sbaglio, mi corregga lei caro Tosatti.

Nostro Signore disse che la Verità rende liberi.

La saluto cordialmente

Sia Lodato Gesù Cristo!

Edoardo De Franco