CI AMMALIAMO A CAUSA DEI NOSTRI PECCATI?

caduta di Adamo ed Eva

Secondo Lv 26,14-16 e Dt 28,15.21-22.27-28.35, le malattie sono dovute alla mancata osservanza dei precetti di Dio; secondo 2 Re 5,21-27, la lebbra colpisce Ghecazì per il suo peccato; secondo Sal 38,4-9, Sal 39,11-12 e Gb 7,20-21, le malattie sono dovute al peccato. In Gv 9,1-4 Gesù afferma che la cecità di un uomo non è dovuta ai suoi peccati o a quelli dei suoi genitori.

La Dottrina della Chiesa spiega l'origine delle malattie in relazione alla caduta dell'uomo. Adamo ed Eva furono creati senza alcun difetto fisico o spirituale ma peccando persero quello stato di perfezione di cui godevano in precedenza. Detto ciò, malattie e infermità non sono la diretta conseguenza dei nostri peccati personali (che non sono la stessa cosa del peccato originale). Dunque ha perfettamente ragione Gesù nel dire che la cecità non è dovuta né ai propri peccati, né a quelli della nostra mamma e del nostro papà. Come spiegare, allora, il perché molti ebrei, all'epoca, la pensassero diversamente?

Cominciamo col dire che tutti quanti i brani dell'Antico Testamento sopra citati non dicono MAI che le malattie siano sempre e solo dovute ai nostri peccati. Quei versi tratti dal Levitico, ad esempio, così come quelli tratti dal Deuteronomio, non dicono che chi pecca si ammalerà senz'altro e che chi non pecca godrà di ottima salute; bensì minacciano sventure là dove il popolo non osservasse i Comandamenti. Ebbene, circa le "minacce" che la Sacra Scrittura attribuisce a Dio stesso, ho già scritto in altra occasione e dunque eviterò di ripetermi (LEGGI QUI PER APPROFONDIRE MEGLIO IL CONCETTO)

Qui mi limito a dire che il popolo ebraico avesse frainteso svariati aspetti della Divina Rivelazione (e non solo riguardo la causa delle malattie). Non a caso Gesù li corresse più volte dicendo: "Avete inteso fu detto ... ma io vi dico invece.." e non per sovvertire o abolire la Legge ma per darle pieno compimento (Mt 5,17-20)